Il 16, 17 e 18 agosto 2018 torna Rocca San Giovanni Jazz – Jazz meets Pop in Piazza degli Eroi a Rocca San Giovanni (CH).

Questa sedicesima edizione vede come protagonisti il Jazz – L’arte imperfetta – come la definisce il famoso critico Ted Gioia e il Pop.
“Il Pop è una grande macchina che produce emozioni e lo si voglia o no è parte integrante dell’occidente moderno. Possiede propri simboli, miti e naturalmente riti del tutto particolari”. Scrive Eugenio Capozzi nel suo testo Innocenti evasioni, per capire meglio l’attuale panorama musicale bisogna ripercorrere la storia, anche se in modo molto sintetico. In America (e non solo) è possibile riconoscere tre periodi sostanziali della popular music.
Il primo è della seconda metà degli anni Venti (musica leggera, Jazz e Swing con il fondamentale apporto del cinema). Il secondo è degli anni Cinquanta con la nascita del rock’n’roll e con artisti carismatici come Elvis Presley, Chuck Berry e Little Richard e il decisivo apporto dei mass media. È in questo periodo che nasce la figura del teenager che ha col cantante un rapporto immediato e del tutto nuovo.
Il vero e proprio pop nasce negli anni Sessanta – cioè nella terza fase – grazie anche alla diffusione della “Pop art” che diffonde la mania del consumo in serie. Il Pop non è solo americano ma anche inglese, in primo luogo grazie ai Beatles che mescolano saggiamente e opportunamente Rock, Soul e Folk. Man mano che il mercato si allarga i prodotti musicali si fanno sempre più semplici, universali e immediatamente riconoscibili.

La prima serata del festival (giovedì 16 agosto) si apre proprio con una rilettura del Folk americano anni 60-70. Sono gli anni di Joan Baez, di Jony Mitchell, di James Taylor, di Eric Clapton e di tanti altri. Cantori di libertà, di amore e di pace, ma anche testimoni ed artefici di una società in trasformazione, una società che cambiava anche grazie alla musica. Claudia Pantalone e Walter Gaeta nel progetto Flowers Son(g)s propongono la lettura del passato, con una sensibilità musicale moderna che volge uno speranzoso sguardo al futuro. Ad arricchire la serata un ospite straordinario, un jazzista di fama mondiale, Max Ionata con il suo sax tenore.

Il secondo appuntamento del festival (venerdì 17 agosto) è stato affidato ad uno dei più importanti cantautori della storia della musica italiana, FABIO CONCATO accompagnato dal fantastico trio di Paolo Di Sabatino, pianista e compositore abruzzese. Concato è un artista poetico e intimista, mai sopra le righe, pacato nei modi e nelle interpretazioni, possiede una vocalità che negli ultimi album ha sfumature da interprete raffinato. Grande amante della Bossa Nova e del Jazz, che sempre si avvertono nei suoi dischi.

La chiusura del festival è affidata a Luisiana Lorusso e Claudio Filippini, un duo straordinario e raffinatissimo che con il progetto “My Billie’s Blue” elaborano una lettura personale di alcuni tra i brani che hanno reso celebre Billie Holiday. Ma ci faranno scoprire anche quante volte nella storia della musica moderna il Jazz e il Pop si sono mischiati, attratti, imitati, odiati, amati e rincorsi per costruire quel repertorio senza tempo che produce ancora tante emozioni.

Inizio concerti: ore 21:30.

Direttore Artistico
Walter Gaeta