Il tradizionale fuoco dell’Avvento e il mercatino natalizio accendono le feste invernali a Roccamontepiano.

Soffia il vento delle feste natalizie su Roccamontepiano e non sono solo le luminarie a scaldare l’atmosfera. Prenderà avvio il pomeriggio di domenica 2 dicembre 2018 la “Festa dell’Avvento” che il mondo cristiano indentifica come il tempo dell’attesa al Natale.

Il programma delle manifestazioni natalizie a Roccamontepiano inizia, appunto, con l’accensione del “fuoco” con tanto di benedizione da parte del parroco.

Si comincia alle ore 16 con la Santa messa presso il Santuario di San Rocco, a conclusione il parroco, accompagnato dal tradizionale suono della zampogna, si fermerà davanti al portico del municipio dove il coro parrocchiale eseguirà alcuni canti natalizi.

Il corteo del pubblico con il parroco raggiungerà il vicino parco pubblico “Falcone e Borsellino”.
A seguire la benedizione e l’accensione del falò.

Da qui aprirà ufficialmente la casa di Babbo Natale a tutti i bambini che potranno consegnare letterine e farsi una foto ricordo.

Il tutto verrà accompagnato dallo svolgimento del tradizionale mercatino, la banda dei Babbo Natale, musiche da diffusione e di “dú botte”.

Sui banchetti natalizi ci saranno prodotti artigianali, prodotti tipici quale miele, olio, tartufo, dolci, vino e mosto cotto. Ci saranno diversi stand gastronomici come polenta, pizza, salsicce ed arrosticini.
Immancabili le tradizionali “crispelle”, le “pizze fritte” ed altri dolci abruzzesi natalizi.

Quella dei fuochi invernali segna, anche nella tradizione abruzzese, il periodo che si avvicina al solstizio del 21 dicembre.

Tra riti pagani e culto cristiano, i falò di questo periodo hanno incarnato nella vita agro pastorale del territorio pedemontano della Majelletta, un profondo legame con gli aspetti benefici del fuoco purificatore.

Nell’area ai piedi della montagna sacra si diramano due fondamentali tradizioni a cui si è legata la vita contadina roccolana. Non è un caso che Sant’Antonio Abate, protettore degli animali e del fuoco, si festeggia alla vigilia del 17 gennaio con l’accensione, anche in paese, di fuochi purificatori come le farchie.

La seconda invece avviene il 23 giugno con i fuochi di San Giovanni Battista (solstizio d’estate).

Con il fuoco dell’Avvento si apre il periodo dell’attesa, del continuo accorciarsi delle giornate.
In altre realtà limitrofe vi sono i “focaracci dell’Immacolata” dell’8 dicembre.

La prima domenica dell’Avvento, a Roccamontepiano, si apre l’attesa e la nascita di Gesù secondo i canoni della ritualità liturgica cristiana.
Insomma il fuoco come viatico purificatore per il periodo dell’attesa per poi celebrare la rinascita del sole con il solstizio d’inverno e la ciclicità della stagione nuova che riparte con il “Sole Invictus” e le giornate che torneranno a riallungarsi fino al 21 giugno.
Insomma, sacro e profano incrociano anche in questa festività roccolana i propri caratteri aggiungendo al falò in piazza le radici di una vera e propria festa popolare e tradizionale con tanto di gastronomia invernale, mercatino, dolciumi, suono di zampogne e banda musicale.

Per molti aspetti una festa spontanea senza molti clamori che però, negli ultimi anni, ha trovato vigore grazie all’esposizione di piccoli produttori di artigianato artistico ma anche di deliziosi prodotti enogastronomici come salumi, formaggi, miele, olio, tartufo, confetture e conservati, vino e l’immancabile vino cotto e mosto.

Quella che si svolgerà domenica 2 dicembre prossimo, nel centro del paese di Roccamontepiano sarà un consueto appuntamento legato alla presenza di Babbo Natale, con tanto di foto per i bambini ma anche tanto altro.
La comunità di Roccamontepiano apre, quindi, la festa dell’Avvento con un ciclo natalizio a cui fanno riferimento molte altre tradizioni di fine ed iniziò anno.

Un clima di attesa a cui partecipano le associazioni locali preparano una serie di tradizionali piatti come polenta, salsicce, arrosticini, pizza tradizionale e i dolci tra cui le “crispelle fritte e zuccherate” e le frittelle calde e bagnate nel mosto cotto.

All’imbrunire e dopo la messa delle ore 16 il celebrante e parroco di Roccamontepiano, raggiungerà l’area vicino al santuario di San Rocco, accompagnato dallo zampognaro e qui avverrà la benedizione ed accensione del fuoco.

Anche l’aspersione dell’acqua santa rappresenta un atto propiziatorio legato alla vita, all’abbondanza della terra, prodiga di frutti e di messi favorevoli.
Lo svolgimento del più recente mercatino con la casa di Babbo Natale, gli zampognari, la musica itinerante della banda musicale arricchiscono e innovano la festività di dicembre.