Giovedì 28 luglio 2016 appuntamento con Strade della Vinosophia. Il piacere in centro, iniziativa proposta dall’azienda biologica Chiusa Grande di Nocciano e patrocinata dal Comune, che coinvolgerà 25 operatori della zona di Via Cesare Battisti, Via Piave e Via Clemente De Cesaris, con assaggi, degustazioni e abbinamenti, ma anche con l’invito al consumo responsabile del vino.

Un percorso enogastronomico bio e culturale. Una proposta di intrattenimento garbato, in collaborazione con 25 esercizi commerciali che diventeranno “ambasciatori della Vinosophia” di Franco D’Eusanio. Vino biologico, recitazione, melodia itineranante e abbinamenti enogastronomici nel cuore di Pescara.

I locali di “Strade della Vinosophia. Il piacere in centro”:
Camparino, Ristorante da Pia, La Barrique, Casa del Parmigiano, Panificio Alessandro, Osteria dai Sabatini, Caffè Ideale, Vinamore, Uniko, White Cliff, Grun, Mercato 42, Pomm, Zolfo, Papille, Caffè delle Merci, Gatsby, Ristorante 984, Pizzeria Caracciolo, Don Gennaro, Drogheria, Antica Osteria Peroni, Tavoletta, Visaggio e La Bottiglieria.

“Proponiamo una manifestazione che mette al centro di tutto più che le cose materiali, anche la spiritualità di un prodotto qual è il vino – dice Franco D’Eusanio, titolare di Chiusa Grande – l’evento si svolge nella zona dove c’è la maggior parte della movida pescarese, quindi in una zona bella per la riqualificazione fatta, ma con dei problemi che riguardano una minoranza dei suoi frequentatori. Per questo l’evento punta a mettere in evidenza l’impegno a cercare unità d’intenti fra quelli che sembrano fronti contrapposti, lo facciamo con un intrattenimento vivibile e cercando di dimostrare che uno dei punti fondamentali è il piacere di gustare una materia prima di qualità intorno a cui ruota l’evento, e tutti i locali della zona hanno aderito con una propria proposta gastronomica da abbinare al nostro vino. Ogni locale avrà infatti un piatto con un vino di Chiusa Grande, ci sarà la musica itinerante con un livello sonoro al di sotto delle normative per evitare il fragore e promuovere l’intrattenimento. Ci sarà anche una chitarra e la recitazione delle retro-etichette dei vini che recano per ognuno l’emozione che voglio evocare creando un particolare tipo di vino. Vinosophia in questo senso: il percorso di produzione è inverso, scelgo un’emozione da far provare e in vigna la trasformo in vino”.