A Pacentro come a Betlemme, ormai giunto alla 18esima edizione, è divenuta tra le più importanti tradizioni folkloristiche a Pacentro (AQ), un momento di grande attrazione per il circondario peligno nonchè di forte richiamo turistico. Quest’anno avrà luogo il 26 dicembre 2015 a partire dalle ore 17:00.

Una rappresentazione a cavallo tra il sacro ed il profano: ricreare la mistica atmosfera del natale a Betlemme, caricandola di una valenza popolare strettamente legata alla tradizione contadina del luogo. L’evento culturale diviene strategia esplicita di rigenerazione dei quartieri del borgo, attualmente spopolati e che anticamente costituivano il cuore pulsante del paese.

Il percorso viario del “Colle” fungerà da catalizzatore di una serie di performance collaterali nello sforzo di ricreare un ritmo di vita perduto, scandito dagli incontri nelle botteghe di raccolta che non sono puro decoro, ma esperienza partecipata e in grado di rigenerare il quartiere urbano trasformandolo in un organismo capace di ricreare modi di vita, di attraversamento e utilizzo fuori dalla routine del quotidiano. Una poderosa occasione per instaurare un rapporto biunivoco tra le persone ed il borgo: esso, attraverso le singole location, offre stimoli visivi-tattili-olfativi, una serie di sensazioni che i fruitori utilizzano per ricreare il concetto di paese e storia e per identificarvisi.

Le locande culinarie di dolci, pizze, gnocchi, urritj, castagne inondano i vicoli di profumi antichi e che accompagnano i visitatori durante la passeggiata verso la grotta. Le botteghe della sarta, del fabbro dei mammuccij, dell’orafo, del tombolo, dell’intagliatore costituiscono occasione di sosta e di sorpresa. La visione progettuale del presepe vivente vuole coinvolgere la creatività ed il sapere dei suoi abitanti e alimentare una nuova sinergia con le tradizioni del circondario che troveranno accoglienza nella densa rete di tradizioni riproposte in modalità diffusa nelle diverse location collocate lungo il percorso viario.

Una manifestazione folkloristica carica di tradizione cristiana, integrazione tra città-tradizioni-arti e mestieri popolari, offre la possibilità all’evento di fungere da strumento per rigenerare una qualità dello spazio urbano perduta, interagendo direttamente con le persone, riconnettendo ed identificando gli spazi.