Il PALIO DELLE PUPE, nato nel 1975, si svolge a Cappelle sul Tavo (Pescara) la sera di ferragosto nel campo sportivoa, alla presenza di una folla numerosa.

Le quattordici contrade del paese, con i nomi della tradizione dialettale “Lu Quarte da Cape, La Marianna, La Pignatara, Lu Quarte da Pite, A Pite a li Coste, La Piazza, Abball a lu Cucchione, La Habbine, Ammond a la Valle, Lu Cucchione, Lu Crucifisse, Lu Magazzeno, Lu Colle di Barbone, Li Vragne” presentano in gara – raramente però partecipano tutte, di solito sono una decina – le “pupe” che nel pomeriggio a partire dalle ore 16 da Piazza Marconi, cuore di Cappelle, sfilano su carri appositamente allestiti e mostrati per le vie del paese.

Ogni anno c’è un tema, atto finale del lavoro e dell’ impegno che hanno tenuto impegnati i contradaioli nei mesi precedenti.

La “pupa” è un fantoccio di cartapesta, raffigurante una donna dalle forme procaci, nel cui interno cavo si nasconde un uomo che la fa camminare e ballare. Il fantoccio, che porta in varie parti del corpo fuochi artificiali, inizia a danzare accompagnato dal suono di allegri motivetti mentre esplodono i numerosi bengala e petardi che porta addosso.

I fuochi hanno termine con un grande scoppio finale che scaturisce di solito dalla girandola che ha sulla testa.

Una giuria dichiara infine vincitrice la contrada che ha presentato la “pupa” più bella e pirotecnica (viene premiata anche la sfilata).

L’avvenimento ha in realtà radici antiche: si tratta infatti della rivisitazione di un’usanza connessa ai riti di fertilità della terra e risalente a tempi remoti quando cioè le “pupe” erano bambocci posti nei campi a salvaguardia delle coltivazioni e bruciati poi per propiziare un abbondante raccolto.

Una manifestazione unica nel suo genere che porta in alto l’orgoglio del paese e di chi, ormai da 41 anni, ne fa parte.